Le elezioni regionali si avvicinano. La redazione di PoliticaNews.it si concentra oggi su quelle del Lazio, intervistando in esclusiva Gianpaolo Sacconi, esponente della lista civica per Francesco Rocca.

Ci può descrivere quali sono gli obiettivi strutturali principali della lista vostra lista? 
Le liste civiche nascono per appoggiare un candidato rimanendo al di fuori dei classici inquadramenti politici. Credo che in questo momento storico/politico, dominato dall’astensionismo e del disinnamoramento verso i partiti, sia fondamentale rimettere in contatto la 'res publica' con i cittadini. E questo può essere fatto solo da cittadini comuni. La Lista Civica per Francesco Rocca vuole essere un movimento non inquadrato necessariamente nel centro-destra ma che appoggi Francesco Rocca per quello che ha dimostrato sia come Presidente della Croce Rossa Italiana, ma anche in generale nel suo percorso professionale. È ovvio che questa scelta parte dalle sue competenze nell’ambito della Sanità, che sarà al centro del nostro programma".

Cosa serve in generale, all'Italia in ottica economica e sociale per avvicinarsi ai Paesi più evoluti dell'Ue?
"o credo che l’Italia abbia tutte le carte in regola per essere una delle maggiori potenze mondiali. Abbiamo il clima più favorevole del mondo, il territorio geologicamente più eterogeneo del pianeta (se lo rapportiamo alle dimensioni), i siti turistici ed il patrimonio culturale tra i più antichi ed importanti, le materie prime e la cucina migliori del mondo e, per finire, alcune delle menti più brillanti del pianeta".

Gli ultimi anni sono stati parecchio complicati a livello amministrativo.
"Veniamo purtroppo da 30 anni di mala-gestione, parliamoci chiaro. Questo esecutivo ha la fortuna di avere un presidente del Consiglio preparato ma è ovvio che la situazione sia molto difficile a livello economico. Non sarà facile anche perché in Italia quello che ci ha insegnato la politica è tutt’altro che la coesione: parlo di mentalità, di senso civico. Una buona parte del problema sono proprio gli italiani stessi, a partire da chi sta in parlamento, fino si cittadini abituati al campanilismo da stadio per cui ad ogni Governo corrisponde metà della popolazione che gli tifa contro a prescindere. Ecco, se tutti cercassimo di contribuire invece di vedere lo Stato come un nemico da combattere, forse sarebbe più facile uscire da questa situazione".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 19 gennaio 2023 alle 11:00
Autore: Niccolò Anfosso
vedi letture
Print