Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Giovanni Donzelli, esponente quota Fratelli d'Italia.

Come commenta la discussione sul Recovery Plan?

"Sappiamo tutti che questa è un'occasione da non perdere per l'Italia, che condizionerà il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Ce lo hanno ripetuto fino allo sfinimento, poi quando si è trattato di discutere il piano si è di fatto chiesto al Parlamento di votarlo a scatola chiusa. Il documento è arrivato nelle nostre mani solo poche ore prime della sua approvazione, mentre si apprendeva che il Presidente del Consiglio parlava con i massimi rappresentanti europei. Ma com'è possibile che una nazione come l'Italia debba decidere come destinare 250 miliardi di euro per rilanciarsi, facendo valutazioni in meno di 24 ore? Draghi ha parlato di tempi stretti, ma noi pensiamo che sia una scusa: il 30 aprile non era un termine perentorio ma è stato fissato per placare le divisioni che ci sono nella maggioranza".

Come giudica, sin qui, l’operato di Speranza?

"Pessimo. Secondo noi nella tutela della salute è stato fatto un vero disastro. Non si è intervenuti in modo capillare per rafforzare i servizi per la tutela di anziani e fragili, mancanza che ha provocato il più alto tasso di mortalità per Covid di tutte le altre nazioni. Non è un caso se la Magistratura sta indagando per epidemia colposa: il governo italiano non aveva predisposto il piano pandemico previsto dalla legge. E poi non si può pensare che Speranza e tutto il governo non vengano associati a tutti i disastri di Arcuri, dai banchi a rotelle fino alle siringhe sbagliate, passando dalle primule sui padiglioni. Ecco perché abbiamo lanciato una raccolta firme per mandare a casa Speranza".

Questa settimana l’Italia si tinge di giallo: teme ripercussioni, in termini di restrizioni, nei mesi estivi? 

"La pandemia è stata gestita malissimo, fin dall'inizio. Pensare che l'aumento dei contagi dipenda soltanto dalle riaperture dei locali è frutto di una convinzione distorta, alimentata da un anno di bombardamento sulla paura senza alcuna azione concreta per riorganizzare assistenza sanitaria, mezzi di trasporto pubblico, scuola, burocrazia e servizi per contenere il virus e tutelare anziani e deboli. Il governo Conte ha imposto una linea di restrizioni irrazionali, antiscientifiche e fini a se stesse, frutto della visione distorta della sinistra anti-produttivista. Oggi il governo Draghi sta dimostrando di non essere stato capace di cambiare musica, tant'è che sta ostinatamente mantenendo un assurdo coprifuoco. E' questo decisionismo, frutto delle divisioni nelle maggioranze di governo, che in questa situazione è costato vittime umane ed economiche. Bisognava e bisogna semplicemente permettere di lavorare a chi può garantire di farlo in sicurezza. Invece prima si sono imposti alle imprese i costi per i protocolli di sicurezza e poi si è deciso di chiudere, senza una logica, anche chi si era adeguato".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 29 aprile 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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