Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Rosa Maria Di Giorgi, esponente quota Pd.

Facciamo un passo indietro: la scelta di Mario Draghi era oggettivamente l'unica possibile in campo per il Presidente Mattarella?

"Il Presidente Mattarella, che ringrazio per la sua lungimiranza e per la sua pazienza, rispettosa delle prerogative dei partiti, ha fatto la scelta necessaria, l'unica possibile, dovuta direi, in una situazione di stallo assoluto da cui i partiti non erano riusciti a muoversi. Accuse e veti incrociati avevano provocato una condizione di immobilismo che solo un Governo del Presidente, con un nome più che autorevole, come quello di Mario Draghi, avrebbe potuto capovolgere".

Intravede alcune analogie, rispetto al 2011?

"Situazione completamente diversa. Questo è un governo che ha molte risorse a disposizione, mai nemmeno immaginabili per il nostro paese. Deve affrontare un'emergenza come la pandemia, la campagna vaccinale, le riaperture per il ritorno a un'Italia produttiva e proiettata verso il futuro. Ha risorse eccezionali da investire in infrastrutture, anche sociali e culturali, formazione, scuola, innovazione, ricerca, Università, ambiente, e deve fare le riforme, in primis pubblica amministrazione e giustizia. Un insieme di filoni che, grazie alla disponibilità economica che avremo, potrebbero segnare il balzo in avanti, finalmente, dell'Italia. Il presidente Draghi sarà protagonista di questo cammino virtuoso e i partiti che lo sosterranno attraverso noi parlamentari condivideranno responsabilità e strategie. Un appuntamento con la crescita che ci attende e a cui non possiamo mancare. Altra esperienza quella del 2011 con un'Italia sull'orlo del default da salvare attraverso sacrifici enormi".

Come muterà, a suo giudizio, il quadro sondaggistico?

"L'impatto delle scelte politiche si misura non soltanto sulla base della loro natura, ma anche per la capacità più o meno accentuata dei leader di avere una comunicazione efficace. Da qui le oscillazioni dei sondaggi. Ci aspetta una prova difficile e non saprei chi se ne avvantaggerà fra i partiti che si prendono la responsabilità di appoggiate questo governo. Ma credo che avremo tempo di fare queste valutazioni. Spero che gli Italiani apprezzino lo spirito costruttivo dei partiti che hanno accettato di mettersi in gioco accanto al Presidente Draghi. Il Pd lo ha fatto subito e sono molto soddisfatta di questa decisione che ho condiviso in Direzione nazionale. C'è fra i nostri militanti chi è scettico dell'alleanza con la Lega di Salvini e ci scrive con preoccupazione. Io rispondo che se questa esperienza di partecipazione a un governo fortemente europeista porterà la Lega su un terreno di adesione ai principi fondamentali del nostro essere Europa sarà stato un passaggio molto importante sulla via della costruzione dell'Europa, contro i sovranisti alla Orban rappresentati in Italia dalla Meloni. Ciò che mi sento di dire è che in momenti storici come questi cambiano gli equilibri, si rimescolano le carte, i protagonisti politici cercano di adattare le proprie strategie ad eventi che indubbiamente si presentano come eccezionali. Il presidente Mattarella ha chiamato all'appello tutti i partiti, ma dobbiamo sempre ricordare che i partiti che lavoreranno insieme in questa fase hanno identità e storie ben diverse. Mi sento di garantire che questo non sarà dimenticato. Il nostro compito tuttavia adesso è quello di fare sintesi, anche fra visioni diverse, per il bene del paese, evitando i temi divisivi che cmq rimarranno in campo, perché fanno parte della diversa interpretazione del mondo che ci contraddistingue e che fa la ricchezza della democrazia. Vivo questo come un momento di emergenza da affrontare con misure speciali, e quindi anche con un governo istituzionale e "speciale". Questa esperienza terminerà con la fine della legislatura. Poi ci saranno le elezioni e ciascuno starà nel proprio campo, centrodestra o centrosinistra, come è giusto che sia in una democrazia matura, per permettere ai cittadini di fare le proprie libere scelte ai seggi elettorali. Ora spero che il Governo si formi al più presto perché l'Italia ha bisogno di tempi veloci e di grandi energie positive. Mi sembra che ormai siamo vicini alla meta e questo è un elemento di fiducia e anche di soddisfazione personale per il lavoro importante che attende noi parlamentari accanto al presidente Draghi".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 08 febbraio 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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