Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Mattia Crucioli, esponente de L'Alternativa C'è.

Qual è la sua chiave di lettura rispetto al dibattito sulla giustizia?

"È la peggior riforma che si potesse ipotizzare. Far scattare automaticamente l'improcedibilità dopo due anni di appello e dopo uno di cassazione (e dopo, rispettivamente, tre anni o diciotto mesi per i più gravi reati contro la p.a.) significa voler mandare in tilt la giustizia penale e garantire impunità quantomeno a chi sarà in grado di tirarla per le lunghe quel tanto che basta. Se a ciò si aggiunge che la gradazione di effettiva persecuzione delle tipologie di reati sarà dettata alle procure dalla politica, il quadro che ne emerge è semplicemente sconcertante. La riforma è talmente aberrante e così smaccatamente volta a garantire impunità ai potenti che mi auguro susciti un'ampia reazione nel paese, con manifestazioni di piazza a cui l'Alternativa c'è parteciperà e di cui si farà promotrice".

Come commenta il dibattito venutosi a creare con la Legge Zan?

"A mio avviso è un dibattito artificioso che nasce dal tentativo dei partiti di ricompattare i ranghi intorno a ideologie di "destra" o di "sinistra" che, francamente, hanno perso qualsiasi credibilità negli attuali raggruppamenti politici, tutti allineati nel sostenere un governo che se ne frega dei diritti fondamentali della gente comune e dei lavoratori. È evidente che le discriminazioni vanno punite se sono motivate da odio di genere, ma il disegno di legge in questione è scritto talmente male da non distinguere tra discriminazione e legittime differenziazioni in base al sesso biologico, tra incitazione a commettere reati e sostenere tesi invise alle teorie transgender. Faccio qualche esempio: se un individuo di sesso maschile si sente e appare di genere femminile, può ritenersi discriminato e agire penalmente se non viene ammesso nella lega di sollevamento pesi femminile? Se un individuo di sesso femminile si sente e appare di genere maschile può agire in forza del ddl Zan se non può fare il prete? Se un politico durante un comizio incita i propri elettori "a fare tutto ciò che possono per impedire che le coppie omosessuali possano adottare figli", compie un'incitazione alla discriminazione punibile? A prescindere dall'essere d'accordo o meno con posizioni di tal fatta, inserire norme che aprano la possibilità a interpretazioni che limitino così la libertà di parola e opinione mi pare una forzatura. Se a ciò si aggiunge la pretesa di m5s, pd e leu di approvare così com'è la norma senza consentire emendamenti che possano porre rimedio a tali evidenti problemi, diviene chiaro che l'intento primario della discussione non è salvaguardare i diritti civili ma creare contrapposizione ideologica, indispensabile nell'ottica di bipolarismo che verrà utilizzata a fini elettorali".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 12 luglio 2021 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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