A poche ore dall'inizio della dura partita nei seggi della Toscana per l'elezione del futuro governatore, la redazione di Politicanews.it ha intervistato Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze, candidata per il Pd alle regionali nel collegio Firenze 1: "Firenze e la Toscana hanno retto l'impatto della pandemia meglio di altre realtà, come dimostrano i numeri - esordisce la numero due di Palazzo Vecchio -. Questo perché la Toscana è organizzata, efficiente e solidale, e la nostra sanità è davvero un fiore all'occhiello della regione. Medici e personale sanitario, insieme alle istituzioni e ai cittadini, hanno saputo far fronte a un'epidemia mai vista prima nel modo migliore. Firenze e la Toscana hanno dato prova di maturità come nessun altro, anche per questo respingo l'idea del 'modello lombardo” propugnato da Salvini e dalla Ceccardi. Su questi temi in particolare non accettiamo lezioni da nessuno!.

La riapertura delle scuole è stata accompagnata da roventi polemiche. Qual è la situazione a Firenze?
"Il lavoro fatto dalle amministrazioni locali e dalla Regione in questi anni si è visto anche in occasione della riapertura della scuola. In Toscana siamo arrivati alla prima campanella potendo offrire la scuola in presenza praticamente a tutti gli studenti. Merito del lavoro fatto in estate dal personale del mondo della scuola, ma anche al lavoro che come istituzioni abbiamo portato avanti in questi anni: a Firenze, dove sono stata assessore all'Istruzione durante il primo mandato Nardella, gli investimenti e gli interventi sulla scuola sono stati ininterrotti, e questo è stato un lavoro prezioso che ci ha consentito di poter contare su edifici scolastici moderni e adeguati. Per aprire rispettando le norme anticovid è stato necessario lavorare nei mesi estivi, ma partivamo da una situazione già buona, molto meglio di tantissime altre realtà in tutta Italia. Ma non è solo un problema di strutture. Nel campo dell'educazione dobbiamo riuscire a fare un passo avanti: a partire dall'introduzione del nido per tutti i bambini e le bambine toscane, la mia proposta per la nuova legislatura regionale, per offrire a tutti un posto all'asilo: gradualmente, prima abbattendo la tariffa per chi va già al nido, poi aumentando le strutture con opportuni investimenti. In questo modo si darà sostegno all’occupazione femminile finché i compiti di cura ricadranno principalmente sulle donne".


C'è poi il tema dell'educazione civica.
"Il Comune di Firenze è riuscito far arrivare in Parlamento la legge che la reintroduce nei programmi scolastici; è un primo passo, ma se sarò eletta mi impegnerò per la istituzione di un'agenzia per l’educazione che si occupi di migliorare l’offerta formativa per le scuole, per un’educazione diffusa che non finisca mai".


Anche Firenze deve fare i conti con la drastica riduzione della presenza turistica. Quali misure state adottando per salvare l'economia della città? 
"Gli effetti della pandemia sono stati pesanti nell'economia del nostro territorio, perché siamo una regione aperta ai contatti con il mondo, non solo per le centinaia di migliaia di turisti che visitano la Toscana, ma anche e soprattutto per le nostre imprese, eccellenze nei settori più importanti tra i principali esportatori. In un contesto del genere il lockdown non poteva non avere effetti gravissimi.
A Firenze si è notata soprattutto l'assenza dei turisti stranieri: un danno reale, perché i visitatori europei non possono bastare a colmare il vuoto lasciato dagli Stati Uniti, la Russia, i Paesi dell'Estremo Oriente come Giappone, Cina e Corea. Importante è stato l'intervento sulle imposte comunali messo in atto dalla Giunta di Palazzo Vecchio e soprattutto, per le attività di somministrazione, la possibilità di utilizzare gli spazi esterni ai locali, una novità che è stata apprezzata dai gestori e dalla clientela. In futuro ci sarà la possibilità di fare molti più interventi a sostegno delle imprese, non solo turistiche, utilizzando le risorse rese disponibili con l'arrivo del Recovery Fund. Per la Toscana si parla di oltre dieci miliardi di euro nei prossimi anni. E sarà cruciale che a gestire questi soldi non ci sia chi in Europa ha votato…".

 

Sezione: Esclusive / Data: Ven 18 settembre 2020 alle 13:09 / Fonte: Intervista di Raffaella Bon
Autore: Redazione PN
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