Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gianluca Comazzi, esponente quota Fratelli d'Italia.

Come commenta le restrizioni del nuovo Dpcm?

"Gli ultimi dati mostrano un aumento dei contagi (e dei ricoverati in terapia intensiva) che ci impone di non abbassare la guardia. Ci siamo sempre lamentati dei cambi repentini di ‘zona’ da una settimana all’altra: una pianificazione sul periodo medio - lungo consente di poter osservare con maggiore precisione gli effetti delle restrizioni e l’andamento dei contagi. Resta il fatto che governatori e sindaci possono comunque emanare ordinanze locali, come la cosiddetta ‘zona arancione scuro’. Regione Lombardia, tramite un’ordinanza che ha inglobato le tre precedenti, ha applicato questa classificazione per tutto il territorio, il giorno precedente all’emanazione del nuovo Dpcm".

Quali sono, a vostro giudizio, le priorità più incombenti fronte vaccini?

"Occorre innanzitutto garantire i rifornimenti per tutto il territorio nazionale, distribuendo alle regioni le dosi necessarie al loro fabbisogno. Con la possibile validazione di nuove produzioni di vaccino potremo effettuare acquisiti con sempre più aziende produttrici, oltre all’ipotesi tuttora in campo di effettuare una produzione in proprio, sulla scia di altri Paesi. In questo settore il precedente commissario Arcuri ha commesso svariati errori: maxi commesse su cui pesano gravi ombre, ritardi negli approvvigionamenti e nella distribuzione, acquisto di mascherine e siringhe a prezzi più alti della media di mercato…Confido nel fatto che il nuovo commissario, un generale di alto livello, dia prova di una maggiore capacità organizzativa e gestionale".

Qual è la sua chiave di lettura rispetto alle dimissioni di Zingaretti? Tale atto potrebbe avere ripercussioni sulla tenuta di governo e maggioranza?

"Non è mia consuetudine commentare le questioni interne di un altro partito; certo è che le dimissioni di Nicola Zingaretti hanno avuto l’effetto di un fulmine a ciel sereno, lasciando spiazzati un po’ tutti gli osservatori della politica. Il suo gesto, per come è stato motivato, denuncia una situazione caotica all’interno del Pd, lacerato da faide interne e correnti contrapposte. Sicuramente, l’appiattimento sulla linea di Giuseppe Conte a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi non ha giovato allo stato di salute della sinistra, il cui rischio è quella di subire sempre più l’ascendente di un M5S guidato dall’ex premier, che potrebbe sottrarre al Pd una grande fetta di elettorato riformista e progressista. Detto ciò ritengo che il centrodestra unito, con Forza Italia al centro dello schieramento, abbia ottime possibilità di vincere le prossime elezioni, proponendosi come nuova forza di governo".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 08 marzo 2021 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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