Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gianluca Marco Comazzi, consiegliere regionale quota Forza Italia.

Come commenta la strategia vaccinale adottata da Bertolaso in Lombardia?

"Guido Bertolaso è un grande professionista, uno dei più competenti in Italia in ambito di organizzazione e gestione delle emergenze. Sono felice che Regione Lombardia abbia voluto avvalersi della sua grande esperienza per fronteggiare l’epidemia e predisporre le giuste strategie per contrastarla. Grazie all’impegno del vice presidente Moratti e di Bertolaso la Lombardia è la prima regione italiana ad avere ideato una strategia vaccinale per concentrare le somministrazioni nelle aree più colpite e, al contempo, consentire alle altre zone di proseguire le attività. Un approccio innovativo che permette di ottimizzare le risorse (ricordiamoci che non sempre i rifornimenti arrivano nei tempi prestabiliti, ndr) e intervenire in maniera mirata sui casi critici. Sono molto ottimista per l’applicazione di questa strategia e del piano vaccinale, che potrà essere un modello per le altre zone d’Italia".

Quali sono i provvedimenti più urgenti da attuare in chiave vaccini, da parte del governo?

"Innanzitutto a livello nazionale si devono garantire i rifornimenti di vaccino a tutte le regioni d’Italia, nei tempi e nelle modalità previste. Un ritardo nella campagna vaccinale causato dai ritardi negli approvvigionamenti può complicare di molto l’adeguata esecuzione del piano a livello locale. In secondo luogo il Governo, appoggiandosi anche agli organismi come il tavolo tecnico interregionale (al quale partecipa anche Aifa, nda) deve promuovere la validazione, da parte degli enti preposti, di vaccini come lo Sputnik russo e di quei sieri distribuiti in altri Paesi del mondo. Se Ema dovesse dare il via libera, accertando la piena validità dei vaccini in questione, si aprirebbero nuove prospettive per quanto concerne i rifornimenti e la distribuzione capillare sul territorio. Infine, credo che il Governo debba rivedere la cabina di regia, che in ambito Covid e vaccinale sta mostrando molte falle".

Come commenta, sin qui, l’operato di Arcuri?

"Domenico Arcuri è un professionista che si è trovato a governare un meccanismo molto complesso, in uno dei momenti più difficili della nostra storia recente. Purtroppo in questo anno di pandemia molte scelte del commissario si sono rivelate penalizzanti per la Lombardia e non solo. In generale, basti pensare che dei 200 drive-trough (punti tamponi) della difesa che erano stati messi a disposizione su tutto il territorio nazionale solo 148 sono operativi e che sull’acquisto di mascherine e delle siringhe, come ampiamente documentato da Milena Gabanelli sul Corriere della Sera, non sempre si sono rispettati i criteri di economicità su cui si dovrebbe bassare una struttura statale nello svolgimento del suo operato. Su diverse maxi - commesse effettuate dalla struttura, inoltre, gravano molte ombre sulle quali stanno indagando le autorità giudiziarie. Nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva ma un approfondimento in merito, per dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini, è assolutamente necessario. Non a caso, stando alle indiscrezioni giornalistiche, con il nuovo governo Draghi il destino del commissario Arcuri sembrerebbe essere segnato. Qualora dovesse subentrare un sostituto, confidiamo in un maggiore coordinamento con gli enti locali, in una logica di collaborazione e non di contrapposizione, come purtroppo talvolta è avvenuto".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 02 marzo 2021 alle 09:00
Autore: Luca Cavallero
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