Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Andrea Colletti, deputato ex M5S.

Come commenta le restrizioni dell'imminente, nuovo Dpcm?

"Il problema principale non è l’estensione delle restrizioni poiché, stante il quadro sia dei contagi sia delle vaccinazioni, risulta assolutamente comprensibile voler essere cauti seguendo un principio di precauzioni, soprattutto a causa delle condizioni del nostro sistema ospedaliero pubblico. Il vero problema è che però stiamo andando avanti, ormai da un anno, con un principio di prudenza di cui si abusa soprattutto alla luce della mancanza di dati certi rispetto alle persone malate di Covid poichè si è evitato di utilizzare la rete dei medici di medicina generale per censire tutte le persone in isolamento volontario, tutte le persone in isolamento obbligatorio, le persone comunque clinicamente malate di Covid, In questo caso la carenza, ad. Es., di tamponi domiciliari, non permette un accurata risultanza nel censimento della settimana o persino del mese dei malati di Covid aggravando, a cascata, problematiche di natura lavorativa ed organizzativa".

Quali sono, a suo giudizio, le priorità più incombenti fronte vaccini?

"E' urgentissimo attuare la sospensione del brevetto ai sensi delle disposizioni delle Organizzazioni Mondiali del Commercio che prevedono, sia dall’OMC che dall’UE, che, in caso di pandemia, possano essere sospesi gli effetti del brevetto per la produzione d’urgenza delle molecole o del principio attivo del vaccino. Inoltre è ancora più urgente che l’Italia si prenda le responsabilità, in difetto dell’EMA che agisce a livello europeo, di analizzare i vaccini esteri così da aumentare, potenzialmente, la campagna di vaccinazione".

Come commenta l'operato di Arcuri?

"Se all’inizio, primi mesi, la struttura commissariale non poteva fare di più, da un certo punto in avanti l’apparato burocratico ha preso il sopravvento su qualsivoglia controllo parlamentare e governativo. Senza voler entrare nel merito specifico dell’affaire mascherina, su cui fortunatamente stanno indagando varie Procure e la Corte dei Conti, anche solo l’analisi di tutti gli appalti portati avanti dal Commissario con pochissimi controlli sugli aggiudicatari e sui fornitori ha creato un alone scurissimo. Per non parlare di alcuni appalti, sostanzialmente inutili, come ad esempio i famigerati padiglioni primula, ove la comunicazione e l’apparenza sono risultati molto più importanti della sostanza. Come spesso accade quindi il problema è che si doveva uscire quanto più possibile dall’ottica Arcuri-centrica commissariale cosa che, non si sa per quale motivo, non è stata fatta. Ed anzi, sono convinto che serva istituire, passata l’emergenza pandemica, una Commissione di inchiesta parlamentare per comprendere, anche in ottica futura, gli errori commessi e quelli da non commettere più".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 03 marzo 2021 alle 08:30
Autore: Luca Cavallero
vedi letture
Print