Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Robert Cirfera, esponente quota Fratelli d'Italia.

Come commenta le restrizioni del nuovo Dpcm?

"Fratelli d'Italia si aspettava una discontinuità rispetto al precedente governo Conte. Dopo più di un anno credo che il Parlamento debba essere coinvolto nelle decisioni che riguardino il bene nazionale. Le restrizioni previste dall'attuale DPCM e valide fino a Pasqua ricalcano in gran parte quelle avute durante il periodo natalizio. Capisco le restrizioni ma non a scapito delle Partite IVA. Servono ristori adeguati ed immediati calcolati su codici Ateco e non sulla perdita di fatturato. Il governo ha l'obbligo di non far abbassare più saracinesche ma di prevedere protocolli sanitari tali da poter garantire anche le aperture serali dei locali, prevedendo severe sanzioni per titolari e clienti che non rispettino le regole".

Quali sono le scadenze più urgenti, fronte vaccini?

"Il provvedimento più urgente Draghi lo ha già fatto con la sostituzione di Arcuri. Detto questo, sicuramente può essere presa come esempio nella vaccinazione la regione Marche guidata da Acquaroli (FdI), la quale ha approvato l'accordo per un processo di vaccinazioni a domicilio e negli studi medici. Non è accettabile vedere anziani in fila per ore in attesa di ricevere la somministrazione del vaccino. Questa operazione, mi passi il termine, "logistica" è da intendersi ad integrazione di quanto già si sta realizzando a livello nazionale. Sono certo che il Gen. C. A. Figliuolo, che ho avuto modo di conoscere in Afghanistan, saprà svolgere un egregio lavoro. L' Esercito come tutte le Forze Armate sono e saranno in prima linea nella vaccinazione di massa".

Qual è la sua chiave di lettura rispetto alle dimissioni di Zingaretti?

"Le dimissioni di Zingaretti non sono altro che il risultato fallimentare delle strategie messe in campo negli ultimi tempi. Le alleanze nate a sostegno dell'attuale governo Draghi e l'avvento di Conte come leader non solo del Movimento 5 Stelle ma del centro sinistra in linea generale ha scatenato forti malumori all'interno del Partito Democratico, principalmente da parte della minoranza "renziana". Basti pensare che l'effetto Conte ha fatto scivolare il P. D. al 4 posto nei sondaggi politici dietro a Fratelli d'Italia. Zingaretti ha definito le sue dimissioni come un "atto di amore", io le considero come l'unica strada percorribile viste le forti pressioni interne rivolte, come dichiarato dallo stesso Zingaretti, ad ottenere poltrone e ruoli istituzionali. Vedremo da qui ai prossimi mesi se la scelta delle dimissioni è realmente legata a pressioni interne o trattasi di mera strategia politica che vedrebbe Zingaretti candidato a Sindaco di Roma".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 08 marzo 2021 alle 19:30
Autore: Luca Cavallero
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