Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Alessandro Cattaneo, esponente quota Forza Italia.

Come commenta la discussione sul Recovery Plan?

“Abbiamo lavorato per dare un valore sostanziale al contributo di Forza Italia e devo dire che questo impegno ha portato risultati significativi. Se un salto di qualità c’è stato, credo che Forza Italia vi abbia contribuito in modo assolutamente decisivo, in particolare per quanto riguarda un approccio finalmente riformista, che rappresenta al meglio ciò che Forza Italia è sempre stata e ha sempre fatto. Si tratta di valori, liberali e riformisti, che abbiamo concretamente messo sul tavolo della discussione e che oggi vediamo chiaramente recepiti in un nuovo approccio al Recovery Plan: si pensi che nell’era Conte alle riforme era dedicata una pagina del documento, oggi ben 40. Con la nostra identità riformista abbiamo voluto tracciare una linea ben precisa, che guarda a riforme strutturali, vere e durature, esattamente l’opposto rispetto a manovre assistenziali ed effimere: fisco, giustizia e burocrazia. E ancora, penso al tema delle infrastrutture, sul quale noi di Forza Italia abbiamo avuto le idee sempre chiare, anche quando – vedasi alta velocità – era contestato da molti. Ecco, da ex sindaco so bene che purtroppo a volte le risorse non bastano, perché poi arriva la burocrazia che porta con sé difficoltà incredibili: perciò servono investimenti e, contemporaneamente, regole adeguate alle riforme da mettere in atto”.

Come giudica, sin qui, l’operato di Speranza?

“La sua estrazione culturale, marcatamente dirigista e statalista, ha inevitabilmente orientato l’approccio del Ministro Speranza nella gestione dell’emergenza sanitaria. Parlo di approccio, appunto: in un momento ovviamente delicato in cui di semplice c’è ben poco, personalmente, da liberale, sono portato a credere nel senso di responsabilità delle persone e lo ritengo ben più efficace di misure trancianti, divieti assoluti, pesanti privazioni delle libertà fondamentali. Non ci si può affidare, quindi, solo e soltanto alle chiusure massicce, serve qualcosa in più quanto a visione e programmazione. Io credo nel buon senso delle persone, anche se dobbiamo rinnovare un appello al rispetto delle regole, perché il contributo delle persone è un’arma fondamentale nella lotta al virus”

 L’Italia si tinge di giallo: teme ripercussioni, in termini di restrizioni, nei mesi estivi?

“Come dicevo, culturalmente e naturalmente le riaperture non possono che farmi piacere, perché si tratta di ossigeno per un’Italia il cui tessuto economico-produttivo vuole tornare a respirare. Certamente alcune immagini di assembramenti senza criterio fanno notizia e destano preoccupazione: la possibilità di riavvicinarci alla normalità è un’ottima cosa, dall’altra parte è pericoloso un certo atteggiamento che talvolta vedo con cui sembra che il passaggio alla zona gialla sia come l’inizio di una festa senza regole. No, deve essere ben chiaro che le regole vanno rispettate sempre, quindi mascherine, distanziamento, assembramenti da evitare devono essere concreti e abitudini fondamentali anche in zona gialla

Sezione: Esclusive / Data: Mer 28 aprile 2021 alle 00:00
Autore: Luca Cavallero
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