Riguardo al futuro del Partito Democratico a livello nazionale, all'operato del suo segretario Nicola Zingaretti e - soprattutto - al possibile scenario che caratterizzerà le prossime elezioni comunali di Torino nel 2021, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Luca Cassiani, esponente di rilievo del Pd sabaudo e piemontese.

Partiamo da Torino, laddove correrete contrapposti rispetto ai 5 Stelle. Esclude qualsiasi ipotesi di convergenza, anche in caso di ballottaggio?

"Il tema da prendere in considerazione è la nostra contrapposizione rispetto all'amministrazione uscente. Ci presenteremo - ovviamente - avversari, con un nostro candidato. Dopodichè, personalmente, ritengo che la nostra proposta elettorale debba essere la più trasversale possibile e rivolgersi anche a quegli elettori delusi dai 5 Stelle".

Nessuna ipotetica alleanza programmatica in sede di ballottaggio?

"La domanda sarebbe da porre ai loro elettori. Ovvero se preferiscono sostenere il centrosinistra, oppure lasciare la città di Torino, dopo settant'anni, nelle mani delle destre. Quello è a totale discrezione dell'elettore M5S che andrebbe a votare al secondo turno".

Ha parlato di candidato in grado di raccogliere anche il voto dei delusi 5 Stelle. Quali caratteristiche deve possedere il suo sindaco ideale?

"Il profilo ideale di candidato del centrosinistra sarà quello che vincerà le primarie. Credo che partirebbe avvantaggiato in campagna elettorale, avendo già battuto il territorio, dal centro, sino alla periferie. Un tema a noi particolarmente caro è quello di una città aperta, non che isoli a vantaggio delle periferie o viceversa come i 5 Stelle. Dal punto di vista politico vogliamo favorire la più ampia convergenza possibile, includente tutte le forze di centrosinistra, progressiste e civiche: da Articolo Uno, a Calenda, sino ad Italia Viva e all'ambientalismo. Siamo disposti a dialogare con tutti".

Passando al versante nazionale, qual è la sua previsione rispetto alla prossima tornata di elezioni regionali e amministrative? In alcuni territori - come Marche e Puglia - la coalizione a sostegno del governo nazionale correrà divisa; in Liguria invece correrete uniti...

"I bilanci si fanno alla fine e aspettiamo il verdetto per giudicare. Certo è che se si perdesse in Liguria delle riflessioni andrebbero sicuramente fatte sull'alleanza con i 5 Stelle, a mio giudizio non naturale: non possiamo accettare - sul lungo termine - di convergere sulle loro posizioni, molto spesso di matrice populista e giustizialista".

Da ciò si deduce il suo giudizio rispetto alla Segreteria Zingaretti...

"Auspico che, dopo le regionali, possa essere avviata una fase di interlocuzione che porti al più presto a fare delle riflessioni serie: a mio giudizio, così come per tanti iscritti del Pd, l'avversario da battere è il centrodestra, con proposte politiche concrete e una visione della società diversa, sia dai 5 Stelle, che dalle destre. Credo che Salvini e Meloni possano essere battuti con un'alternativa progressista e riformista, rivolta al futuro e all'Europa. Certamente un'alleanza con il populismo anti-sistema del Movimento 5 Stelle è perdente, poichè in aperto contrasto con i valori fondativi del Partito Democratico".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 27 agosto 2020 alle 18:30
Autore: Luca Cavallero
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