Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Maurizio Campari, esponente quota Lega.

Come commenta il dibattito Draghi-Regioni?

"Mi pare che il Presidente Draghi abbia bene in considerazione il fatto che le Regioni non possono e non devono essere ignorate come faceva prima Conte. Ne ha fornito più di una prova da quando il suo governo sta operando. Anche la possibilità di un "tagliando" del decreto che entra in vigore oggi, come chiesto da molte Regioni, conferma il cambio di passo rispetto al precedente governo, spesso sordo se non addirittura disinteressato alle prerogative delle nostre comunità regionali. La Lega condivide questa impostazione ed è consapevole che sono i dati a dover condurre il Paese: se questi portano alle chiusure, si chiuda; ma se una Regione o una provincia mostrano numeri che consentono riaperture, si riapra in sicurezza, dando fiato e speranza a migliaia di lavoratori e di imprenditori, fermi da troppo tempo. Io sono ottimista in virtù delle considerazioni che andiamo verso la buona stagione e da quando è stato rimosso Arcuri stiamo finalmente procedendo più spediti con le vaccinazioni".

Per quali ragioni, a suo giudizio, il numero di vaccinazioni è sempre, a fine giornata, troppo esiguo?

"Stiamo ancora soffrendo la carenza di dosi disponibili a causa delle politiche di approvvigionamento messe in campo dal vecchio Governo. Conte ed Arcuri avevano preferito destinare fondi alle “Primule vaccinali” o ai banchi a rotelle piuttosto che spendere per pagare il prezzo delle prime dosi disponibili e per questo è finito in coda alla fila. Va detto con chiarezza: non si può giocare o essere timidi con la salute degli italiani. Per questo semplice e credo condivisibile ragionamento bisogna abbandonare, e alla svelta, qualunque contrapposizione ideologica rispetto ai vaccini ed alla loro provenienza. Come correttamente dice Matteo Salvini, non ha alcuna importanza se il vaccino è russo, americano, italiano, purché sia validato dalle autorità competenti e soprattutto funzioni. L'Europa sta mostrando una colpevole debolezza tanto nell'approvvigionamento quanto nella distribuzione dei vaccini, e ciò è insostenibile se si pensa a quanto stanno facendo e a come stanno correndo la Gran Bretagna ma ancor di più gli Stati Uniti. Con il generale Figliuolo c'è un'impronta diversa difficilmente confutabile; si sta lavorando duramente, e mai come in questo momento il numero delle dosi acquistate ci rende ottimisti per il prossimo futuro. Grandi sforzi, infine, sono dedicati alla logistica: per tutta questa serie di motivi, confido che a breve si possa procedere spediti in tutto il Paese".

Come commenta l’intervento dell’ex premier Conte, nell’ultima assemblea dei 5 Stelle?

"È una domanda da rivolgere ai 5 Stelle, io mi limito ad osservare da fuori le loro spaccature interne".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 07 aprile 2021 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
vedi letture
Print