Borghi (PD): "Il Paese ha necessità di una classe dirigente che sappia interpretare la fase storica delicata"

Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Enrico Borghi, esponente quota PD.

Quale riflessione ha sviluppato, recentemente?

"Sta tornando il tempo del primato della politica, lavoriamo affinché trovi politici all’altezza".

A cosa si riferisce?

"Il Paese ha necessità di una classe dirigente che sappia interpretare la fase storica delicata all’interno della quale siamo immersi".

Cosa occorre oggi come oggi?

"Oggi occorre più politica, per garantire che le scelte gravose che dobbiamo assumere siano ispirate dall’interesse nazionale per il futuro del nostro Paese”.

Di che tipo di esigenze si tratta?

"Sono due esigenze e devono essere due priorità, compito della Politica è quello di riuscire a fare sintesi e a non cavalcarle strumentalmente come qualche leader politico in questi giorni sta facendo. In tal senso, la vicenda della presunta visita di Salvini a Mosca all’insaputa del governo è scandalosa. Non esiste che un leader di un partito di governo assuma una iniziativa diplomatica senza averla concordata con il Presidente del Consiglio, rischiando di indebolirlo agli occhi del mondo".

Intravede analogie con il passato, per certi aspetti?

"Fa tornare alla memoria il Togliatti del novembre 1946, che incontrò Tito all’insaputa di De Gasperi prospettando un accordo diplomatico su Trieste all’Italia e Gorizia alla Jugoslavia. Pochi mesi dopo, venne accompagnato fuori dal governo. Sul piano diplomatico una iniziativa simile di Salvini vale pressoché zero, ma sul piano politico è un macigno".