Riguardo all'impatto delle restrizioni e al loro possibile allentamento in vista del Natale, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Enrico Borghi, deputato quota Pd.

Come commenta l'ipotesi relativa ad un possibile allentamento delle restrizioni in vista delle festività natalizie?

"Pochi giorni fa, in un post che avevo intitolato “La Casa brucia”, avevo lanciato un grido d’allarme sul rischio collasso delle strutture ospedaliere piemontesi. Erano i giorni nei quali, come ciechi ebbri di se stessi, i vertici della Regione Piemonte (e i loro palafrenieri locali) andavano blaterando contro la decisione di stabilire la “zona rossa” in Piemonte. Ora il maggior sindacato dei medici ospedalieri conferma l’allarme che avevo provato a lanciare. In Piemonte siamo il caso limite in tutta Italia per saturazione dei posti letto ospedalieri: 191%. Significa, cioè, che nella nostra Regione ad oggi sono stati riempiti tutti i posti letto esistenti nel 2018, più un ulteriore 91%. In pratica sono stati raddoppiati per far fronte all’emergenza CoVid, scegliendo di non curare più altre patologie (che non si guariranno da sole, ma che a tendere si acutizzeranno)".

A suo giudizio, pertanto, il Piemonte - per esempio - non è ad ora attrezzato...

"Se stiamo ai soli posti letto per i reparti cosiddetti “internistici” (medicina, pneumologia, malattie infettive) dove arriva l’ondata maggiore della patologia da Covid, il Piemonte arriva a un livello di saturazione da record, 93%, seconda solo alla Provincia Autonoma di Bolzano (dove però hanno stabilito di “tamponare” tutta la popolazione mentre da noi il tampone -come il vaccino- e’ roba da mercato nero e da economia di guerra). Questi sono i dati. Però a quanto leggo, la preoccupazione del Presidente della Regione Piemonte è quello di far declassare dal governo la Regione da rossa ad arancione, perché evidentemente nella scelta tra economia e salute preferisce la prima. Ci sarà da vigilare su come saranno forniti i dati da Torino a Roma, quindi. Ma quello che appare certo è che nessuno è profeta in patria. E che in patria qualcuno continua a non capire..."

Sezione: Esclusive / Data: Lun 23 novembre 2020 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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