In merito all'attuazione del nuovo Dpcm, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Davide Bordoni, consigliere comunale a Roma, quota Lega.

Come commenta l'attuazione del nuovo Dpcm?

"E’ davvero il governo delle stelle cadenti. Fanno i Decreti di notte e non sono d’accordo su nulla. L’ultimo di una lunga serie è stato fatto al solo scopo di preannunciarne un altro come se la cura al virus fosse insita solo nel prolungamento dell’emergenza che, per quanto concerne la seconda ondata, politiche incerte e fallimentari hanno contribuito a causare con inescusabile concorso di colpa. Raccolgo giornalmente gli appelli e il grido di dolore del comparto del commercio e delle associazioni di categoria. I numeri parlano chiaro: affitti, mutui, esposizioni bancarie vanno avanti insieme agli altri costi fissi. Se prima il consumo al banco e l’asporto davanti ai locali erano la soluzione adesso per il premier Conte sono il problema e vanno proibiti, vietati, rallentati mentre si accelera il monitoraggio dei casi che prosegue esponenziale".

L'incremento dei contagi è tuttavia evidente...

"Il virus corre veloce perché siamo andati a rallentatore su tutto. Più che inseguirlo in coda per un tampone bisognava lavorare sul rafforzamento delle strutture. E’ sui trasporti che si registra il maggior insuccesso con i tavoli d’emergenza Raggi-De Micheli a metà ottobre quando in estate il problema sembrava non esistere. Vorrei poi aggiungere un aspetto".

Prego.

"Le gare per i bus privati partono adesso, il bando per la realizzazione delle terapie intensive è stato pubblicato il 2 ottobre. La salute prima di tutto; il virus circola e bisogna proteggere i nostri anziani e i pazienti fragili, ma oltre a tamponi e reagenti, sarebbe forse stato meglio rafforzare la tenuta degli ospedali dove si nasconde la vera emergenza e il punto debole del nostro sistema".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 22 ottobre 2020 alle 16:30
Autore: Luca Cavallero
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