Berlato (FDI): "Governo Draghi brutta copia di quello Conte. Sulla chiusura degli impianti sciistici..."

Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticNews.it ha intervistato in esclusiva Sergio Berlato, eurodeputato quota Fratelli d'Italia.

Come commenta le scelte di Mario Draghi per i vari dicasteri?

"Quello che era stato preannunciato dal Presidente della Repubblica come un governo svincolato dalle forze politiche si è invece rivelato una brutta copia del governo precedente. A prescindere dalle indiscusse capacità economiche, finanziarie e bancarie del Presidente Draghi, sorprende la riconferma di ministri del precedente governo che hanno fornito ampia prova della loro incapacità di afffontare in modo adeguato sia l'emergenza sanitaria che quella economica, sociale ed occupazionale".

È realmente Matteo Renzi il “vincitore della partita”?

"Matteo Renzi doveva trovare un modo per tornare al centro della scena politica e cercare un po' di visibilità per il suo partito che continua ad arrancare nella disperata ricerca dei consensi. Sicuramente è riuscito a disarcionare Giuseppe Conte ma definirlo “il vincitore della partita” sembra sicuramente azzardato. Arriverà il momento in cui dovrà essere restituita la parola ai cittadini italiani i quali, attraverso democratiche elezioni, decideranno da chi farsi rappresentare e da chi farsi governare. Sarà quello il momento in cui si potrà prendere atto di quali saranno i veri "vincitori della partita"".

Come commenta la proroga della chiusura degli impianti sciistici sino al 5 marzo?

"Tutti gli operatori del settore erano stati avvisati della possibile riapertura degli impianti sciistici a metà febbraio 2021. Sono stati fatti costosissimi investimenti per prepararsi a questo evento, preparato le piste, raccolto le prenotazioni. Il giorno precedente alla riapertura il nuovo governo ha loro comunicato che la rialertura degli impianti slitterà almeno fino al 5 di marzo, una beffa ed un danno economico inaccettabili per chi è già stato duramente provato dall'emergenza sanitaria, economica ed occupazionale. Oltre al danno economico subito, l'intero settore si è sentito preso in giro e reso oggetto di una profonda mancanza di rispetto che dovrebbe essere parzialmente compensata da una immediata azioni di ristoro dei danni subiti. La delusione e la rabbia stanno montando in modo esponenziale".