In merito al possibile allentamento delle restrizioni in prossimità delle festività natalizie, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Alessandra Basso, esponente quota Lega.

Come commenta il possibile allentamento delle restrizioni in prossimità delle festività natalizie?

"A quanto pare sembra che non riusciremo a passare un Natale sereno in famiglia, compatibilmente con la situazione dei contagi da COVID-19, nonostante le limitazioni e le chiusure già in vigore da settimane. Le previsioni per dicembre, secondo quanto si legge sulla stampa, pare disegnino un’Italia tutta “gialla”. Nonostante questo non saranno possibili gli spostamenti interregionali, le riunioni di famiglia, festeggiare nei ristoranti, e in generale passare un Natale se non normale, almeno in un clima familiare. Manca oramai meno di un mese ad una festività molto sentita, che è una parte importante, se non la più importante, dell’identità dei popoli europei, la festa religiosa per eccellenza, la festa che riunisce tutta la famiglia, fulcro della nostra società. Purtroppo, temo che questa situazione sia il risultato di scelte dei mesi scorsi poco lungimiranti, quando non sbagliate. Abbiamo vissuto qualche mese di tregua, e quello era il momento giusto per preparare le contromisure ad una seconda ondata peraltro già ampiamente nelle previsioni. Purtroppo adesso paghiamo le conseguenze di questa incapacità di decisione da parte del Governo, che si è mosso solo con regole confuse ed inefficaci. Dover fare i conti con questa situazione è molto difficile per me anche da un punto di vista umano. Sono stata eletta in Europa per difendere la cultura dei nostri popoli europei, ed il Natale è la festa cristiana per eccellenza. Ora credo che sia importante permettere, garantendo la sicurezza, gli incontri tra i nuclei familiari e gli “affini” — altra definizione piuttosto fumosa che ci ha regalato questo Governo — per dare un momento di serenità, soprattutto ai nostri bambini già così penalizzati dalla didattica a distanza. Servono regole chiare e che abbiano senso, oltre a ristori chiari e rapidi per i lavoratori e gli imprenditori che sono stati colpiti dalla pandemia. Penso alla già tanto martoriata categoria dei ristoratori, che neppure in questo periodo di festa potrà cercare di arginare le già consistenti perdite economiche. Allo stesso tempo, nell’immediato futuro, è necessario programmare la ripresa: non con voli pindarici, ma con serietà, pragmatismo e buon senso. E su questo il Governo dovrà necessariamente ascoltare le opposizioni, sperando di uscire al più presto da questa situazione da incubo"

Sezione: Esclusive / Data: Lun 30 novembre 2020 alle 17:30
Autore: Luca Cavallero
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