Riguardo al nuovo Dpcm e al suo impatto, economicamente parlando, sul paese, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Anna Lisa Nalin, portavoce di Più Europa in Veneto.

Come commenta il nuovo Dpcm?

"Noi valutiamo la strada del rigore quella giusta. Comprendiamo le insofferenze di alcune categorie colpite, ma se non si lavora sul fronte della salute pubblica non possiamo parlare di ripresa economica. I numeri dei morti sono preoccupanti: ci dicono che siamo ancora nel pieno della seconda ondata. Dobbiamo cercare di contenere il più possibile la pandemia. Tutte le misure restrittive vanno accettate, rispettate rigorosamente".

Per quanto riguarda invece il Recovery Fund?

"Lì il governo italiano è in ritardo: manca un approccio strategico, così come manca coesione. I denari messi a disposizione dall'Europa devono essere preso. E così facendo dobbiamo presentare piani che siano credibili e che consentano al nostro paese di intraprendere la strada dello sviluppo. I ritardi del governo non sono accettabili".

Il paese è, ad oggi, attrezzato per poter contenere un'eventuale terza ondata?

"No, e ormai tutti i tecnici e gli scienziati più affidabili ci stanno mettendo al corrente. Dobbiamo seguire tutte quante le prescrizioni del caso, senza anteporre gli interessi di questa o quella categoria. Ci sono richieste legittime, ma non realizzabili, di alcune categorie colpite. Senza tracciamenti e rigore nel limitare la diffusione del virus non si può combattere senza questi strumenti".

Teme ripercussioni in ottica sondaggi?

"No, perchè in questa fase - più che mai - è centrale la competenza. Le polemiche le lasciamo al Movimento 5 Stelle e ai leader delle destre".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 10 dicembre 2020 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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