Riguardo alle imminenti elezioni amministrative a Roma, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Angelo Gregucci, allenatore professionista (ex, tra le varie, di Atalanta, Alessandria, oltre all'esperienza con il Manchester City nello staff di Roberto Mancini), candidato tra le fila della Civica Michetti Sindaco.

Facciamo un passo indietro: perchè hai scelto di scendere in campo?

"Perchè conosco da anni Michetti, persona competente e con una visione ben chiara della macchina amministrativa. Mi ha chiesto se avessi una visione pratica dello sviluppo dello sport per Roma: io, con la mia esperienza, penso di poter dare il mio contributo".

Giocandoti il campionato in squadra con il centrodestra...

"Io non sono un politico, così come tutti quanti noi che ci siamo proposti con Michetti. Noi siamo persone pragmatiche, che vogliamo mettere a servizio della città le nostre competenze. Delle dinamiche politiche non ci interessa nulla".

Qual è la tua visione di sport per Roma?

"Valorizzare le periferie: c'è un patrimonio immenso. Vorrei riprodurre a Roma i "playground" di Miami: varie aree in cui è consentito di fare sport all'aperto. Penso alla mia generazione, cresciuta con il calcio di strada: bisogna guardare a questo modello, riproposto - ovviamente - in chiave moderna".

Da uomo di sport il "no" di Virginia Raggi a Roma 2024 ti brucia ancora?

"A me brucia il fatto che, essendo uomo di sport, so benissimo cosa significhi lavorare per il raggiungimento di obiettivi. Noi, come Comune di Roma, dobbiamo mettere tutti i nostri atleti nelle migliori condizioni di poter lavorare in vista delle loro gare. Non possiamo ricordarci di loro soltanto ogni quattro anni, in occasione delle Olimpiadi!".

Roma e Lazio rappresentano un volano per l'economia di Roma?

"Assolutamente sì".

Tuttavia sono diversi anni che tiene banco la questione "nuovo stadio"...

"Con noi il problema si risolverebbe molto semplicemente. Bisogna fare fronte comune - società e amministrazione comunale - per individuare aree di edificazione e creare tutti i presupposti per arrivare all'obiettivo finale":

E' stato più difficile lo scudetto con il City del 2012 o le elezioni a Roma?

"(Ride ndr) Questa è una partita molto seria, perchè c'è in gioco il futuro di Roma, una delle città più importanti al mondo. Quando si parla di sport bisogna ragionare in un'ottica globale, collaborando tutti quanti, indipendentemente dal colore politico".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 17 settembre 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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