Riguardo alle imminenti elezioni amministrative a Roma, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Andrea Bernaudo, candidato sindaco nella corsa al Campidoglio per conto dei Liberisti Italiani.

Quali motivazioni l'hanno indotta a scendere in campo per Roma?

"Roma è la capitale del fallimento dello statalismo. È proprio in questa meravigliosa città che si è infranta la cultura alla base dello Stato-imprenditore, una cultura balorda che purtroppo è dominante e che pervade destra, sinistra e cinque stelle e che sta paralizzando l’Italia da trent’anni. Dove non esiste, a parte noi Liberisti Italiani una voce autenticamente liberald, liberista e libertaria. A Roma questa ideologia del “+stato” si è tradotta nel Comune Imprenditore e per di più monopolista che con le sue società municipalizzate ha preteso di gestire i servizi ed invece le ha fatte diventare il fortino dei partiti e delle loro clientele a danno dei romani. Noi vogliamo far uscire la politica dalla gestione operativa dei servizi, con le liberalizzazioni, cioè attraverso le gare ad evidenza pubblica per far concorrere le eccellenze della libera impresa. Lei pensi solo che un bus turistico euro 6 in alcantara e filodiffusione, ingaggiato da Roma Capitale per coprire alcune tratte e che ha vinto un bando per il trasporto pubblico integrativo, costa 4 euro, gli scassoni dell’ATAC, società con 3 miliardi e mezzo di debiti, in concordato, ci costa 10,4 euro. Il resto sono chiacchiere e chi difende questo sistema o è ottuso o è in malafede. I dipendenti realmente operativi di queste società in caso di liberalizzazioni non devono preoccuparsi, perché saranno riassorbiti".

Quanto incidono, a suo giudizio, le partite iva sulla tenuta economica della città?

"Le partite iva, cioè chiunque faccia impresa, autonomi, professionisti o società, non incidono sulla tenuta economica di Roma, chi produce PIL è l’unica forza motrice dell’Italia. Ma purtroppo siamo diventati uno stato canaglia che strozza di tasse chi produce per alimentare una spesa pubblica improduttiva monstre ormai arrivata al 70% del PIL, poi se ti serve un pezzo di carta a Roma per una transazione immobiliare o per sbrigare i tuoi affari devi metterti in fila e aspettare come fossimo nella Unione Sovietica degli anni 50. Roma ha 40 centri di costo quasi tutti non servono a nulla e a nessuno. Molti di questi sono da chiudere".

Come giudica, in tal senso, l'operato dell'Amministrazione Raggi?

"Virginia Raggi è una donna coraggiosa, ha dovuto resistere a numerosi attacchi di ogni tipo. Se Roma oggi sta così la colpa non è imputabile solo a Lei, ma anche alle giunte di destra e di sinistra che l’hanno preceduta i cui partiti oggi pensano di scaricare solo sul Sindaco uscente le proprie colpe trentennali. Peró la Raggi ha fatto il grande errore di pensare che per governare Roma bastasse essere “onesti” e non ha cambiato l’attuale assetto amministrativo, anzi lo ha difeso. Questo per lei è stato un errore fatale. Un passo falso che il 5 stelle ha fatto anche a livello nazionale, diventando al pari del PD un partito del sistema statalista, che di nuovo ha introdotto solo il reddito di cittadinanza, un’altra aberrazione assistenzialista che sta mostrando tutte le sue storture".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 27 settembre 2021 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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