ESCLUSIVA - Foscolo (Lega): "Dopo i disastri targati Conte e Arcuri, il cambio di passo inizia a farsi sentire. Sui vaccini..."

Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Sara Foscolo, deputata quota Lega.

Come commenta il dibattito Draghi-Regioni?

"Il confronto tra Draghi e le Regioni rientra nella normale dialettica tra istituzioni. Oggi l’impegno deve essere massimo e condiviso, da parte di tutti, nell’affrontare il nemico comune della pandemia, al fine di uscirne il prima possibile. Dopo i disastri targati Conte e Arcuri, il cambio di passo inizia a farsi sentire, bisogna andare ancora più veloci. Gli italiani vogliono tornare alle proprie vite e a lavorare in serenità: gli sforzi della politica, a livello nazionale e locale, devono concentrarsi tutti in quella direzione".

Come mai, tuttavia, il numero di vaccini a fine giornata è sempre troppo esiguo?

"La strategia dei vaccini promossa dall’Unione Europea, all’inizio presentata da Conte e da Ursula von der Leyen come un successo, si è rivelata in breve tempo un disastro. Bruxelles ha commesso troppi errori e a farne le spese sono gli Stati europei, in primis l’Italia, che hanno ricevuto poche dosi di vaccino. Mentre altri Paesi come USA, Regno Unito, Israele corrono molto più velocemente, l’Europa paga le scelte sbagliate delle istituzioni Ue. Oggi bisogna recuperare il tempo perduto nei mesi scorsi. Bene ha fatto il Governo, con il ministro Giorgetti, ad avviare un dialogo per dare via alla produzione di vaccini in Italia, per non dipendere dagli umori delle case farmaceutiche straniere. Le parole d’ordine oggi devono essere procurarsi vaccini e vaccinare, per poter tornare alla normalità".

Come commenta la leadership di Conte in casa 5 Stelle?

"Le dinamiche interne agli altri partiti e agli altri schieramenti mi appassionano poco. Penso che per Conte e per il M5s, a parlare, basti la loro fallimentare esperienza al governo del Paese assieme alla sinistra. Ricordo che Conte aveva detto di non essere interessato a una carriera politica, né di far parte di alcun partito: ora deve aver cambiato idea".