“Chiediamo semplicemente che si adotti ciò che raccomanda e attua l’Unione europea: il dialogo sociale”. Lo ha affermato il segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, in un’intervista esclusiva rilasciata al quotidiano online “La Voce Repubblicana”.

L’intervista, realizzata dal Vice segretario politico nazionale del Partito Repubblica, Oliviero Widmer Valbonesi, è stata fatta all’indomani dell’audizione con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Nel corso dell’intervista, che si può leggere integralmente su https://www.vocerepubblicana.it/2020/11/19/bombardieri-uil-chiediamo-dialogo-sociale-e-riformismo/ si è parlato anche di contrattazione che, secondo Bombardieri resta “il cuore dell’azione sindacale e che ha i suoi riferimenti persino nel dibattito dell’Assemblea costituente e nello stesso testo della Legge fondamentale del nostro Paese. Non è, dunque, alla concertazione che siamo interessati: quello è stato uno strumento importante, applicato in una determinata fase storica del nostro Paese”.

Quanto alla riforma fiscale il segretario generale della Uil ha ribadito che è “una priorità” e che “uno dei presupposti di questa riforma deve essere il massimo impegno per il recupero dell’evasione fiscale. L’attuale sistema è costruito in modo che i lavoratori dipendenti e i pensionati prima pagano le tasse e poi ricevono i loro emolumenti: anche se volessero, loro non potrebbero evadere. Tant’è che la percentuale più alta di gettito fiscale proviene proprio da queste due categorie. Noi chiediamo semplicemente di riequilibrare questo carico. Sono necessari, quindi, più giustizia e maggiore efficienza del sistema fiscale”.

Infine, uno sguardo anche alla terza età. “Le pensionate e i pensionati sono la categoria di cittadini che, in questa fase di pandemia, non ha avuto alcun provvedimento a proprio favore”, ha concluso Bombardieri, “Non c’è stata l’auspicata riduzione delle tasse, né l’estensione della 14ma e neanche è stata varata una legge sulla non autosufficienza, questione che riguarda prevalentemente gli anziani. Eppure, il maggior numero di vittime della pandemia si è avuto proprio nella fascia di età più avanzata: le pensionate e i pensionati meritano più rispetto. Tra l’altro, molte e molti di loro svolgono una funzione sociale insostituibile, di sostegno alle famiglie”.

Sezione: Economia / Data: Ven 20 novembre 2020 alle 23:10
Autore: Redazione PN
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