Edifici scoperchiati, rami spezzati, serre divelte, campi allagati, frutta e verdura come angurie e meloni rovinate ma colpiti anche uliveti e vigneti alla vigilia della vendemmia con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole con danni incalcolabili. E’ quanto emerge dal primo bilancio effettuato dalla Coldiretti sugli effetti della tempesta d’estate che ha improvvisamente colpito le campagne a macchia di leopardo con vento forte, temporali intensi e grandinate killer con chicchi grossi come noci ma a preoccupare sono anche gli incendi dalla Sicilia alla Calabria, dalla Sardegna all’Abruzzo con centinaia di ettari di bosco andati in fumo.

La grandine – precisa la Coldiretti – è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi dove è in piena raccolta la frutta estiva. L’estate 2020 – sottolinea la Coldiretti - è stata segnata fino ad ora da una media di più di 3 violente grandinate al giorno sul territorio nazionale dove si contano anche nubifragi, trombe d’aria e bombe d’acqua a conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con il moltiplicarsi degli eventi estremi, secondo le elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Da nord a sud del Paese si sono verificati violenti temporali con pesanti danni all’agricoltura: in Campania nel Sannio e in Irpinia chicchi di grandine grossi come palline da ping pong sono caduti in alcune fasce di territorio senza lasciare scampo a uliveti, ortaggi in pieno campo, frutteti, vigneti e tabacco secondo il monitoraggio della Coldiretti. In Piemonte, nelle aree di Alessandria e Asti oltre 150 alberi abbattuti dal vento, serre divelte e danni alle coltivazioni di ortaggi mentre in Lombardia – continua la Coldiretti - dopo gli smottamenti nel Lecchese è allerta massima fra gli agricoltori per i nubifragi, in Emilia Romagna la tempesta di grandine e vento ha fatto strage di pere sugli alberi e abbattuto i filari dei vigneti, in Veneto nel Bellunese grandinate, alberi caduti e frane, bombe d’acqua nelle zone centrali del Molise,

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Sezione: Economia / Data: Lun 03 agosto 2020 alle 09:40
Autore: Redazione PN
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