La Stampa propone un interessante approfondimento sul crollo delle borse: “I social newtork più veloci dei banchieri: ‘Bastano due tweet e qui viene giù tutto'”.  Questo il titolo che campeggia nelle pagine economiche. I crac della finanza partono da un post, istituzioni all’angolo. Un caso interessante affrontato nell’articolo di Arcangelo Rociola.

I social newtork più veloci dei banchieri: “Bastano due tweet e qui viene giù tutto”

“Correte in banca! Portate via i vostri soldi!”. Ore 13:29 del 12 marzo. Su Twitter compare questa frase. L’autore è Kim Dotcom (al secolo Kim Schmitz). È un imprenditore tedesco ma soprattutto, con 1,3 milioni di follower, una delle voci più seguite nel mondo dell’economia digitale.

Sul social il suo è tra i primi messaggi di allarme su Silicon Valley Bank (Svb). Il suo tweet è stato rilanciato 4.000 volte per 2,5 milioni di visualizzazioni. Rivela a tutti i timori che imprenditori e investitori si stavano scambiando su WhatsApp nelle ore precedenti – si legge sul quotidiano -. Il suo messaggio dà idealmente il via a 36 ore di panico che porteranno al fallimento della banca delle startup. Uno dei più veloci di sempre. Il primo nato sui social. Per alcuni il primo crac finanziario di una banca causato dai social. Perché dopo quel tweet ne sono seguiti altri. Centinaia di migliaia di altri.

Tutte declinazioni dello stesso messaggio: Svb sta fallendo, correte ai ripari. Uno scenario nuovo. Ma con cui le banche e i regolatori oggi sono costretti a confrontarsi. Una fotografia efficace l’ha data il numero uno di Citigroup, Jane Fraser, durante un’intervista a Bloomberg: “È una novità assoluta rispetto a quanto abbiamo visto finora. Sono bastati un paio di tweet e la situazione è precipitata molto più velocemente di quanto sia mai accaduto nella storia”.

Sezione: Economia / Data: Dom 26 marzo 2023 alle 22:00
Autore: Redazione PN
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