Il l presidente della commissione Finanze alla Camera dei deputati, Luigi Marattin (Italia Viva), è stato intervistato su la Repubblica: "Non penso che serva copiare il modello tedesco. Positivo che sia finalmente partito il dibattito, come Italia Viva chiedeva da un anno - osserva - però sul sistema tedesco ho molte perplessità, perché è basato su una formula matematica molto complessa, e al contribuente viene solo detto quante tasse deve alla fine pagare, senza che capisca il perché. Un sistema troppo difficile e opaco, con poca 'accountability' e che quindi risulta anche più difficile da controllare in ottica anti-evasione. Il sistema fiscale deve essere invece semplice e comprensibile a tutti. Anche perché sennò a deciderne le caratteristiche rimangono due o tre tecnici al Mef, o a volte solo uno. La proposta di riforma fiscale di Iv invece prevede via tutte le tax expenditures, tranne pochissime come spese sanitarie, prima casa e contributi. Minimo esente di 8mila a coniuge, una somma che lo Stato non ti tassa (sia che ne guadagni 9mila che ne guadagni 100mila) e che serve a dare progressività al sistema. E poi tre aliquote da fissare a seconda delle risorse che la riforma avrà a disposizione. E la parte di sostegno alla famiglia confluisce nell'assegno unico. Così il sistema diventa semplice, comprensibile, e pesa molto meno sui redditi medio-bassi, su cui al momento l'aliquota marginale effettiva è al 40% se guadagno 1.500 euro al mese lordi. Per finanziare questa riforma possiamo usare innanzitutto i 5 miliardi già stanziati sul 2021 e destinati a prorogare il rafforzamento degli 80 euro iniziato a luglio - rileva - poi ne servono almeno altri 10 per fare un intervento davvero sostanzioso. Possiamo parlare di tutto, senza preclusioni ma soprattutto senza ideologie o slogan".

Sezione: Economia / Data: Lun 10 agosto 2020 alle 10:50 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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