"Aumentano i rischi di stagnazione per l'economia italiana: a fine anno l’industria è in calo, le costruzioni hanno smesso di trainare, tengono solo i servizi. Con l’inflazione persistente e su picchi storici i consumi rallenteranno anche se finora sono stati sostenuti dall’extra-risparmio accumulato; i rialzi dei tassi scoraggiano gli investimenti e zavorrano i bilanci delle imprese. Indicatori al ribasso anche riguardo la domanda; il turismo, esaurito il rimbalzo, potrebbe spingere meno in inverno, come già le costruzioni in estate.

Anche l’export rimane altalenante: nell’area euro le tendenze sono analoghe a quelle italiane. Negli Usa, invece, sono state tagliate le previsioni di crescita del 2023 passate dal +1,2% al +0,5%" E' quanto emerge dal rapporto del Centro Studi di Confindustria.

Sezione: Economia / Data: Sab 17 dicembre 2022 alle 11:00
Autore: Simone Gioia
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