Numero dei morti? "È una notizia molto dolorosa che fa comprendere quanto il virus sia ancora pericoloso. Ora scontiamo l’esito delle infezioni delle scorse settimane. Questi pazienti sono stati portati in terapia intensiva circa quindici giorni fa e purtroppo non ce l’hanno fatta. Siate prudenti".

Così, oggi sul Corriere della Sera, Anna Teresa Palamara, responsabile del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità.

"La crescita di Omicron - spiega Palamara - è stata fulminea. Siamo passati dal 20% di prevalenza a metà dicembre all’80% del 3 gennaio, anche se con qualche variabilità fra le Regioni. Ci aspettiamo che il prossimo rapporto, fotografia della situazione del 17 gennaio, mostri un predominio pressoché totale di questa variante sulla Delta, la cui capacità di trasmissione era già alta".

"Sicuramente quasi tutti verremo a contatto con il virus, poi la protezione fornita dalla risposta immunitaria indotta dai vaccini e dall’infezione naturale contribuirà a fare da barriera per la sua circolazione - prosegue. Non possiamo predire quanti si infetteranno, ma il nostro compito è fare il possibile per attenuare i rischi che continuano a esistere per le persone fragili e il sovraccarico del sistema sanitario. L’immunità data dall’infezione naturale ha una durata limitata nel tempo, come mostrano i dati sulle reinfezioni che fino a dicembre erano quantificabili nell’1% dei casi settimanali. Omicron - conclude - ha portato questa quota al 3,3%. Anche questo fattore contribuisce a mantenere alta la circolazione del virus".

Sezione: Altre Notizie / Data: Mer 19 gennaio 2022 alle 11:30
Autore: Simone Gioia
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