Niente minigonne al liceo Socrate di Roma altrimenti “ai prof gli cade l’occhio”. È questa la motivazione con cui la vicepreside dell’istituto in zona Garbatella ha sconsigliato alle ragazze di indossare le gonne corte, sostenendo che, non essendo ancora arrivati i nuovi banchi, "sedute sulle sedie si vede troppo”. La vicenda, riportata da alcuni quotidiani nazionali, ha subito scatenato molte polemiche, in primis da parte delle stesse liceali, che giovedì si sono presentate in classe proprio in minigonna. “Non è colpa nostra se gli cade l’occhio”, hanno scritto su un cartello esposto a scuola e condiviso sui social. A seguito di tutto questo, il ministero dell'Istruzione, tramite l'Ufficio scolastico regionale del Lazio, ha chiesto un approfondimento sulla vicenda.

La protesta al liceo Socrate di Roma è scattata stamattina contro il presunto invito da parte della vicepreside di non presentarsi in classe con la gonna "perché al prof cade l'occhio". Una frase - a quanto riferito da alcuni studenti - pronunciata il primo giorno di scuola, che sarebbe cominciato con gli studenti seduti sulle sedie ma senza banchi durante le lezioni, per consentire di mantenere il distanziamento secondo le disposizioni Covid, in attesa dell'arrivo di quelli 'monoposto'. Da lì - secondo gli studenti - il suggerimento della vicepreside affinché non si rischi di attirare, con abiti succinti e senza il banco davanti alle ragazze sedute, gli sguardi dei professori e dei compagni di sesso maschile. La presunta frase ha anche innescato un tam tam sui social. "I nostri corpi non possono essere oggettificati, non possiamo prendere la colpa per gli sguardi molesti degli insegnanti maschi - si legge tra i messaggi che circolano nel liceo firmati dal gruppo di studentesse "Ribalta femminista" in cui si invitava oggi ad andare a scuola con una gonna. Nell'istituto alcune studentesse sono così arrivate con mascherina e gonna diffondendo il loro messaggio su un cartellone: "Non è colpa nostra se gli cade l'occhio!".

Sezione: Altre Notizie / Data: Ven 18 settembre 2020 alle 17:30
Autore: Alessandra Stefanelli
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