Si è svolto a Roma il Consiglio Cei (Conferenza Episcopale Italiana), sulle conseguenze sanitarie e sociali generate dalla pandemia e il comunicato finale trae questo bilancio: "Accanto ai segni positivi, non sono mancati i motivi di preoccupazione, a partire dal profilarsi del rischio di una crisi che può diventare un moltiplicatore delle diseguaglianze, esacerbando fratture e differenze sociali preesistenti, anche in termini di divario tra Settentrione e Meridione. I Vescovi hanno espresso parole forti sia contro il cancro della burocrazia - che troppe volte frena pesantemente progetti e attività imprenditoriali - sia nei confronti della malavita mafiosa, che prospera anche nel Nord del Paese. Da una parte, la Chiesa italiana chiede che si rafforzino - anche attraverso un utilizzo intelligente dei fondi europei - le politiche di attivazione e gli strumenti di inclusione socio-lavorativa, anche con interventi puntuali di riqualificazione professionale e di formazione continua - si legge nel Comunicato finale - dall'altra intende operare per una Caritas concreta, a-politica e della gratuità' (Benedetto XVI), che sappia esprimere la vicinanza e la solidarietà che nascono dal Vangelo e al Vangelo conducono. Responsabilità e prossimità: è su questo binario che la Chiesa ha affrontato - specie attraverso la rete delle 218 Caritas diocesane, con la regia di Caritas Italiana - le conseguenze sanitarie e sociali generate dalla pandemia.

Con gratitudine i Vescovi hanno dato voce alle tante iniziative di accoglienza e di servizio con cui si è cercato di rispondere al disagio. Così, insieme all'apprezzamento per la scelta della Cei di destinare oltre 200 milioni di euro - provenienti dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica - c'è stato quello per la vivacità delle opere realizzate grazie alla disponibilità di decine di migliaia di volontari e operatori, fra cui anche molti giovani, a partire da quelli impegnati nel Servizio Civile Universale. In molte realtà si è registrata una proficua collaborazione con enti pubblici e privati, Amministrazioni comunali, terzo settore, aziende: sono relazioni di cui l'Episcopato sottolinea la ricchezza e a cui intende dare continuità".

Sezione: Altre Notizie / Data: Gio 24 settembre 2020 alle 12:20 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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