“Purtroppo c’è un’oggettività, e lo vediamo anche in ospedale qui al Galeazzi, ovvero l’arrivo di pazienti Covid positivi e di qualche soggetto vaccinato che purtroppo si è positivizzato: insomma, si ritorna un po' a un’attività che speravamo di non dover riattivare”. Così a Timeline, su Sky TG24, il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.

“Le persone vaccinate che si sono positivizzate - ha precisato -, e che sono arrivate in ospedale, sono adulte, assolutamente asintomatiche, quindi in qualche modo arrivate poi da noi per esigenze di trattamento ortopedico, e che scopriamo essersi positivizzate dopo aver effettuato un tampone. Dunque davvero una situazione veramente che conferma l’efficacia e la validità della vaccinazione: questo è l’elemento che, comunque, ci rasserena”.

“Però abbiamo visto il dato a livello europeo - ha concluso -, e se guardiamo il dato a livello internazionale la situazione è in crescita, quindi temo che anche noi vedremo un incremento, un colpo di coda ce lo dobbiamo aspettare anche qui in Italia: abbiamo visto, intorno a noi, che la situazione è piuttosto pesante, e non c’è motivo perché non ci sia un’omogeneità col resto dei territori. E’ chiaro che abbiamo ancora una luna di miele rispetto a questa diffusione, perché siamo stati quelli che hanno aperto sostanzialmente dopo, con maggiore prudenza, e quindi abbiamo dato meno agio al virus di diffondersi, ma poi la variante delta, che ormai comincia ad essere prevalente anche qui, fa il resto con la sua elevata contagiosità”.

“Temo che ci sarà una crescita che ci porterà, purtroppo, ad almeno diecimila casi al giorno: spero che non si vada oltre, ma questo davvero non è facile da prevedere, anche alla luce dell’andamento in Inghilterra che sembra essere arrivata a un plateau”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.

“Magari speriamo - ha proseguito - che finite le scuole, ed i relativi contatti,  e conclusa un po' l’eclissi di coscienza di festeggiamenti degli europei, e quindi l’effetto conseguente, si mantengano valori non importanti e soprattutto si riconfermi questa magnifica validità della vaccinazione, perché questo è il bello da riscontrare, al di là della sicurezza sostanziale, ma davvero la variante delta può bucare in quota parte i soggetti vaccinati”.

“Si parla anche in Italia - ha concluso - di un 88% comunque di capacità protettiva, e chi è poi vaccinato, soprattutto se vaccinato con due dosi, sostanzialmente non ha problemi clinici rilevanti”.

“Di fatto siamo nella quarta ondata, nel senso che possiamo, speriamo, parlare di colpo di coda, per essere un pochino più ottimisti, rispetto a quella che potrebbe essere comunque una situazione che potrebbe andare a peggiorare con condizioni meteo meno favorenti, con la riapertura delle scuole e con l’accumulo dei casi”.

“Penso che dei richiami saranno necessari. Ancora oggi l’EMA e FDA sono nel dubbio su come procedere. Credo che bisognerà pensare, alla luce anche di alcuni studi che dicono che a 6 mesi c’è un leggero calo, calo che comunque si deve ancora valutare facendo passare del tempo per vedere qual è la capacità residua che presumibilmente si prolungherà anche oltre”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.

“Altri studi - ha proseguito - ci dicono di una copertura più che accettabile anche a distanza di un anno, ma io credo bisognerà orientarsi, un po' come Israele ha fatto, verso una vaccinazione con un approccio stile vaccinazione anti influenzale, quindi un approccio ai soggetti più esposti, più a rischio, proprio per garantire la massima protezione possibile nei soggetti che hanno la possibilità, purtroppo, di avere gli effetti più pesanti”.

“La tempistica - ha concluso - è un po' tutta da stabilire: dipende dalla disponibilità di dosi, dalla accettazione, ma soprattutto dall’andamento epidemiologico prossimo futuro, perché non è detto che se le situazioni vanno avanti ancora in modo pesante ci debba essere per forza di cose ancora un richiamo con un approccio universale, quindi per tutta la popolazione. Ancora siamo in una fase dove dobbiamo attendere la strategia”.

Sezione: Altre Notizie / Data: Gio 29 luglio 2021 alle 20:50
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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