“E’ auspicabile per tutti togliere la mascherina ma non verrà presa in esame oggi”. Lo ha detto a Sky TG24 Giorgio Palù, presidente dell’Aifa e membro del Cts, ospite di ‘Buongiorno’ che ha aggiunto: “Quando affronteremo il problema ci sarà una dichiarazione ufficiale del portavoce oppure una circolare del ministro. La situazione nel nostro Paese sta andando molto bene ma questo non deve farci abbassare la soglia della sorveglianza e dell’attenzione. Dobbiamo quindi continuare ad usare attenzione soprattutto per gli assembramenti. Sia la stagione che l’andamento della curva epidemica che la vaccinazione di massa  sono gli elementi che hanno portato a ciò. Ed è quindi sperabile che ci libereremo molto presto della mascherina, almeno all’aperto. Mi attengo alle evidenze scientifiche, se c’è un calo netto come l’attuale, la stagione che favorisce le attività all’aria aperta stagione e quindi non in assembramento o al chiuso sono tutte che favoriscono questa decisione. Quando l’argomento verrà portato lo affronteremo.

“Le parole evocano pensieri e sensazioni, e spesse volte il termine variante è associato a un pericolo imminente ma non è così, si tratta di una naturale evoluzione dei virus. La variante Delta non è che una delle tante di queste varianti che preoccupano e che richiedono la nostra attenzione”. 

Quello che sappiamo è che queste varianti vengono tenute a freno dagli anticorpi prodotti dalla stimolazione vaccinale. E in partico lare quello c he può avvenire è che ci sia una certa capacità di sfuggire a questo controllo, ma sappiamo che i titoli anticorpali, se sono molto alti, sono in grado di bloccare non solo l’infezione ma anche l’espressione della malattia. questo vale per tutte le varianti. Quella sudafricana sembra essere quella contagiosa e che sfugge meglio agli anticorpi. E’ importante la sorveglianza virologica, soprattutto nei focolai. e vorrei ricordare che l’incidenz bassa che abbiamo oggi è possibile fare un tracciamento ed identificare i focolai sul nascere bloccandoli e ricorrere alla quarantena, quindi al contenimento.

“Gli studi sono stati condottI con quelli a mRna e dimostrano di essere molto efficaci contro le varianti”. Lo ha detto a Sky TG24 Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, ospite di ‘Buongiorno’. “Devo dire che sono vaccini che hanno una facilità di allestimento per cui già si stanno provando e studiando questi vaccini che incorporano nel loro messaggio genetico anche le varianti. Probabilmente quando parleremo di una terza dose avremo già a disposizione questi vaccini. Gli studi sulla durata della protezione – ha ricordato Palù -  si stanno accumulando di volta in volta, e quello che stiamo notando è che più studi dimostrano che gli anticorpi hanno una durata molto più lunga di quanto ci si aspettasse all’inizio. Ci sono ormai una ventina di studi che gli anticorpi neutralizzanti permangono anche fino a 11-12 mesi, ma ancora di più hanno vita lunga alcune cellule del sistema immunitario che sono depositarie della memorai immunitaria e nel caso venissimo di nuovo in contatto con il virus sono allertate e pronte per produrre una risposta in grado di neutralizzare il virus

“Le dichiarazioni dell’Ema ascoltate in lingua inglese sono molto diverse dalla narrazione che ne fa la comunicazione e i giornali. E’ una dichiarazione molto pacata e pienamente in linea con le conoscenze attuali”. Lo ha detto a Sky TG24 Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, ospite di ‘Buongiorno’ che ha ggiunto: “Il dr. Cavaleri riconosce a pieno il razionale scientifico e l’efficacia del mix, cioè della vaccinazione eterologa, da punto di vista immunologico. Il suo – ha sottolineato Palù - è solo un dovuto e doveroso richiamo a monitorare quello che avviene durante la vaccinazione di massa. Esprime poi un altro concetto sulla funzione dell’Ema che è quella di dare risposte  alle richieste dell’industria farmaceutica. Ma al momento l’industria farmaceutica non ha chiesto all’Ema di esprimersi sulla vaccinazione eterologa. L’Ema non dà raccomandazioni ma dà un’ autorizzazione che è condizionata dalle valutazioni che fanno gli stati e gli enti regolatori dei singoli stati che, in base alla sorveglianza, possono decidere sull’uso coerente con la prima indicazione ma un uso che nasce, come in questa situazione, sulle basi della sicurezza. Perché quando si sono riscontrati alcuni incidenti occorsi con una certa frequenza dopo la somministrazione di vaccini basati su una piattaforma adenovirale come le trombosi trombocitopeniche, ricordo che alcuni Stati hanno subito bloccato la somministrazione dei vaccini.

“Il ministro è stato molto conseguenziale alla raccomandazione di Aifa e Cts e ha raccomandato l’uso della vaccinazione eterologa al di sotto dei 60 anni. Ricordo che si tratta di circa 900mila – 1 milione di persone che dopo aver ricevuto AstraZeneca dovranno ricevere un vaccino a mRna. Stiamo quindo parlando di conseguenze molto lievi per quanto riguarda l’impatto sulla vaccinazione”. 

“Pare che non sia tanto immunogenico, che dovrebbe essere almeno del 50%. E probabilmente lo studio effettuato in Perù ha incontrato una variante. Non ha ancora dati solidi e quello degli enti regolatori è un approccio molto cautelativo. Ma non è detto che sia un vaccino che abbiamo perso”. 

“E’ il primo coronavirus pandemico, e quindi abbiamo poca esperienza. Non mi azzardo con le previsioni, quello che però  è più logico attendersi è che questo virus diventi endemico. Lo ha detto a Sky TG24 Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, ospite di ‘Buongiorno’ rispondendo ad una domanda su quello che potrebbe succedere dopo l’estate. “Come è avvenuto per altri coronavirus che sono passati dall’animale all’uomo o per i virus dell’influenza – ha spiegato - noi dovremo convivere con questo virus. Stiamo osservando come la diffusione del virus sia sincrona nel nostro pianeta e non tutti sono protetti. Dovremo quindi pensare a vaccinare i paesi più poveri, si sta lavorando a questo con il programma Covax. tutto dipenderà dagli spostamenti e da quanto anche gli altri paesi e popolazioni si vaccineranno. Ma sappiamo già dagli anni ’90 che i coronavirus danno un’immunità abbastanza duratura e anche una crosreattività fra il genere Beta. Cedo che prima o dopo l’umanità si adatterà, come si è adattata a tutte le pandemia

Sezione: Altre Notizie / Data: Ven 18 giugno 2021 alle 11:10
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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