Omicron? Prima o poi lo tratteremo come una normale influenza, ma è ancora prematuro per due ragioni. Una è che, per lo meno negli Stati Uniti, abbiamo 7 milioni di persone con condizioni di immunodepressione che pur essendo vaccinate restano vulnerabili. La seconda: 25 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni non sono vaccinati perché il vaccino non è ancora approvato per loro. Sono persone di cui dobbiamo preoccuparci. Finché non avremo vaccini per i più giovani e medicine efficaci diffuse per curare coloro che, benché abbiano tentato di proteggersi, restano vulnerabili, non possiamo tornare davvero alla normalità".

Lo ha detto Luciana Borio, ex consigliera del Presidente americano Joe Biden e, prima ancora, di Donald Trump, oggi sul Corriere della Sera.

"Sta diventando sempre più chiaro - spiega - che dovremmo misurare ciò che conta di più, ossia se le persone si ammalano in modo grave, vengono ricoverate e muoiono anziché se hanno sintomi leggeri".

Mentre, sulle quarantene ridotte per i positivi asintomatici, Borio afferma: "Penso che sia una raccomandazione sensata. I vaccinati per la maggior parte sono ben protetti dalla malattia grave e sappiamo che la trasmissibilità del virus da chi è contagiato a chi non lo è si riduce ogni giorno che passa: dopo 5 giorni il rischio è molto più basso rispetto al primo giorno. Se tornano al lavoro con mascherine adeguate e sono asintomatici, il rischio di trasmissione è minimo. E negli ospedali c’è bisogno urgente di personale" sottolinea.

Infine, sull'obbligo vaccinale nelle scuole, precisa: "Da un punto di vista personale non avrei pensato che sarei mai giunta a questa conclusione e mi rattrista che si debba farlo, a causa della massiccia disinformazione che ha portato così tante persone a scegliere contro il proprio interesse. Però non credo che abbiamo scelta al momento, perché dobbiamo tenere il sistema in piedi" conclude.

Sezione: Altre Notizie / Data: Mer 12 gennaio 2022 alle 11:10
Autore: Simone Gioia
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