"Mi sono commosso pensando alle centinaia di persone che ho visto morire davanti a me. Per chi ha vissuto quotidianamente la morte quella di ieri è una data molto simbolica".

Così, oggi in un'intervista al Corriere della Sera, il primario di Malattie infettive al Policlinico di Milano, Andrea Gori.

"Stavamo facendo il consueto briefing con tutti i medici - racconta, ricostruendo i primi tre giorni del Covid. Abbiamo azzerato il nastro, rivivendo quel film dell’orrore. La mente è caduta a quei primi tre giorni in cui ci siamo ammalati tutti in ospedale. Io so con certezza il momento in cui mi sono contagiato: i primi ricoveri un venerdì sera e la mattina dopo eravamo riuniti con tutti i medici - aggiunge. Intorno a metà pomeriggio dico di indossare la mascherina 24 ore su 24. Avevo 12 ore di ritardo". E sul ricordo più brutto, dice: "Quando abbiamo trasformato prima una parte e poi tutta la sala d’attesa del Pronto soccorso in ospedale. Un salone enorme e non c’era lo spazio per camminare tra letti e barelle. Tutti con il casco. Ricordo come fosse ora il momento in cui finiscono i bocchettoni per l’ossigeno: ci attaccavamo a quelli delle ambulanze".

Sezione: Altre Notizie / Data: Sab 03 luglio 2021 alle 10:30
Autore: Simone Gioia
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