"I contagi sono in crescita eppure non vedo segnali di allarme eccessivo. Ora il virus è più contagioso ma meno aggressivo, i ricoveri in ospedale non salgono in proporzione ai casi di infezione. Attenti sì, non preoccupati".

Così, oggi sul Corriere della Sera, l’immunologo dell’Università Statale di Milano, Sergio Abrignani.

"A novembre, quando è comparsa Omicron, la risalita è stata più rapida. Adesso è sensibile però non impressionante, non esplosiva. Ricordiamoci che lo scorso inverno questa variante in poche settimane ha soppiantato Delta mentre oggi l’ascesa delle sottovarianti BA 4 e 5 è graduale" ha aggiunto.

"Ha a disposizione - ha spiegato Abrignani, parlando delle nuove varianti - un bacino di persone suscettibili più ampio grazie alla capacità di aggirare le difese del sistema immunitario eretto dalla vaccinazione o da precedenti infezioni naturali. Il 40% dei vaccinati si può infettare e il 7% per la seconda volta, il doppio rispetto alle altre varianti".

Sezione: Altre Notizie / Data: Dom 19 giugno 2022 alle 12:00
Autore: Simone Gioia
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