Curò Nelson Mandela, il presidente del Sudafrica che ha distrutto l’apartheid e oggi, purtroppo a causa del Coronavirus, è morto in Zambia Paolo Marandola: aveva 82 anni. Lo riferisce Corriere.it. Era stato il medico personale anche di Idi Amin Dada, l’ex dittatore dell’Uganda. Una vita spesa per aiutare profughi, malati di Hiv ed Ebola. Fino a studiare il Covid-19 nello Zambia, dove era consulente del ministero della Sanità.

Ordinario di Andrologia a Pavia, Marandola arrivò in Africa nel 1971 e Amin era appena salito al potere con un golpe. Il dottore ci mise poco a farsi apprezzare da Amin di cui divenne medico personale sino al 1975, quando "le uccisioni ordinate dal despota divennero di dominio pubblico e in ospedale arrivavano persone torturate con ferocia". Dopo un articolo non apprezzato dal sovrano del giornalista Carlo Rossella, allora inviato di Panorama, il medico fu costretto alla fuga, riparò nello Zimbabwe che all’epoca accoglieva i capi dell’Africa National Congress — il partito di cui Mandela era leader — esiliati dal Sudafrica. Lì curò quelli malmessi dopo le sevizie carcerarie. Una volta presidente, Madiba volle conoscere quel coraggioso medico pavese. A cui, per un certo tempo, affidò pure la sua salute. Poi il dottore si stabilì a Lusaka dove ospitò, tra l’altro, Enza Tomaselli, la segretaria di Craxi che dopo Tangentopoli pensava di vivere nello Zambia. I figli del medico, Ivan e Candy, raccontano che anche nell’ultima chiamata "papà pensava al suo studio sul Covid e a quando gli sarebbero arrivati i kit per lo screening".

Sezione: Altre Notizie / Data: Gio 06 agosto 2020 alle 11:30 / Fonte: Corriere.it
Autore: Roberto Tortora
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