Ignazio Grattagliano, coordinatore della SIMG (società italiana medicina generale) Puglia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi” condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

Sul focolaio sviluppatosi tra i giovani lombardi rientrati da una vacanza in Puglia. “In Puglia non credo ci sia una situazione più a rischio rispetto ad altre realtà regionali –ha affermato Grattagliano-. C’è la presenza ormai dichiarata della variante Delta che costituisce una buona percentuale di diffusione dell’infezione, forse molto più alta di quanto pensiamo. Ovviamente i soggetti giovani non vaccinati che stanno insieme in massa in determinati luoghi possono trasmettere con maggiore facilità l’infezione. Il tracciamento al momento è l’unico sistema di difesa oltre alla vaccinazione. L’infezione tra i giovani è in genere paucisintomatica, non rappresenta quasi mai un problema importante, però i giovani diventano veicolo di diffusione della malattia. I soggetti maggiormente vulnerabili sono stati vaccinati in massa, anche se persiste una quota di over 60 non ancora vaccinati che andrebbero rintracciati e convinti. Quello che potrà accadere questa estate è che molto giovani si infetteranno ma l’infezione non dovrebbe rappresentare un grande problema da un punto di vista delle ospedalizzazioni”.

Sugli anticorpi monoclonali. “C’è stato un utilizzo a macchia di leopardo. Alcune zone sono state molto ben servite e si è fatta una valida esperienza positiva, altre zone sono rimaste scoperte, c’è stata scarsa informazione. Noi della Simg insieme agli specialisti infettivologi abbiamo prodotto un documento a tutti i sanitari e a tutta la popolazione per far capire cosa sono questi monoclonali e come utilizzarli”.

Sezione: Altre Notizie / Data: Sab 10 luglio 2021 alle 14:00
Autore: Redazione PN
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