Il ragazzo nella foto si chiamava Giuseppe Girolamo.

Dieci anni fa, lavorava come batterista sulla Costa Concordia. Nato ad Alberobello, aveva 30 anni. La notte della tragedia, cedette il proprio posto sulla scialuppa di salvataggio a due fratellini, alla loro mamma, Antonella Bologna, e al loro papà. Fu un gesto di generosità e altruismo estremi, perché Giuseppe non sapeva nuotare ed era consapevole che quell’atto gli sarebbe costato la vita.

A dieci anni da quel sacrificio, Giuseppe non ha ancora ricevuto alcuna onorificenza da parte dello Stato. Il suo, il nostro Stato. In questi anni il Comune di Alberobello ha richiesto più volte che gli fosse conferita la Medaglia al valor civile, ma invano.
Come ha scritto anche Leonardo Cecchi, trovo che pochi la meriterebbero come lui. È tempo di porre subito rimedio a questa situazione.

Avete anche solo una minima idea di quello che provò Giuseppe prima di decidere quel che decise, ben sapendo che il suo altruismo lo avrebbe condotto alla morte? Ragazzi come lui sono eroi che non si possono non omaggiare. Men che meno dimenticare.

Sezione: Altre Notizie / Data: Ven 14 gennaio 2022 alle 09:30
Autore: Politica News Redazione
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