Pd e M5S sono gli ultimi a poter dare lezioni sulla Sanità in quanto colpevoli, nei confronti degli italiani, di aver provocato una enorme voragine nel settore, con tagli indiscriminati che hanno attuato durante i loro governi. Se si valuta l’andamento della spesa pro-capite, normalizzata Ocse, emerge che, fino all’ultimo governo di centrodestra eletto dai cittadini (anno 2010), è sovrapponibile al resto dei Paesi europei. Con la caduta del governo Berlusconi,invece, ha iniziato a disallinearsi raggiungendo una forbice che, dal 2015 in poi, sostanzialmente ha fatto registrare un gap che non è stato più recuperato.  Grazie all’impegno del Presidente Meloni e del Ministro Schillaci, infatti, si è voltata pagina. E ad evidenziarlo sono sempre i numeri: per il Fondo Sanitario Nazionale sono stati stanziati 3 miliardi in più per il 2024, 4 per il 2025 e 4.2 per il 2026, per un totale di 11.2 miliardi.

Inoltre, sono state garantite risorse importanti per il rinnovo dei contratti degli operatori sanitari, aumentate quelle per la remunerazione delle prestazioni aggiuntive e, lo scorso 2 maggio, si è riunita al Ministero della Salute la Commissione di studio per ridurre le liste d’attesa in vista di un decreto ad hoc che, come ha annunciato il Ministro Schillaci, arriverà a giorni. Si è invertita, dunque, totalmente la tendenza rispetto agli anni passati. Il governo Meloni sta ponendo finalmente le basi per modernizzare e rendere più efficiente il Ssn che, al contrario delle fake news diffuse dalle opposizioni, è e resterà pubblico e universalistico”.

Lo dichiara in una nota la deputata Imma Vietri, capogruppo di FdI alla Commissione Affari Sociali e Sanità commentando i dati forniti dal presidente della Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere) Giovanni Migliore al quotidiano Libero.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 06 maggio 2024 alle 22:40
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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