Affinché i salari in Italia siano ricchi è necessario lavorare con la contrattazione collettiva, non fissare un salario minimo garantito per legge. Lo ha dichiarato il vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in occasione delle celebrazioni della Festa dei Lavoratori promossa da Confcooperative a Bagnocavallo, in provincia di Ravenna.

“Per questo il Consiglio dei ministri ha deciso di non aumentare la tassazione per quanto riguarda la retribuzione aggiuntiva sui premi di produzione, che rimane al 5 per cento. Bisogna lavorare per far sì che i lavoratori possano avere una vita dignitosa, perché il lavoro è libertà”, ha aggiunto Tajani, ribadendo che “nessuna donna deve essere obbligata a scegliere tra maternità e lavoro”: per questo motivo “abbiamo deciso di non far pagare contributi alle donne che hanno dai due figli in su, perché credo che già abbiano dato all’Italia”. 

Tajani ha parlato della crisi demografia che rischia di mettere ulteriormente in crisi il sistema pensionistico italiano: “Con la crisi demografica nel nostro Paese rischiamo di avere decrescita di milioni di persone nei prossimi anni. Questo non ce lo possiamo permettere, perché meno siamo meno consumiamo, meno le aziende possono produrre. Se ci saranno meno lavoratori domani chi pagherà le pensioni a chi inizia oggi a lavorare?”, ha osservato.“Non possiamo pensare che solo gli immigrati possano farlo. Non possiamo permetterci di fare a meno del contributo di intelligenza, di energia e di voglia di fare delle nostre donne”. 

Infine,  il vicepremier, ha reso omaggio a “tutti lavoratori che hanno permesso al nostro Paese di diventare la seconda potenza manifatturiera d’Europa”, nella convinzione che “i nostri figli abbiano bisogno di buoni esempi da seguire”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 01 maggio 2024 alle 16:30
Autore: Tommaso Di Caprio
vedi letture
Print