Il governo italiano è al lavoro per trovare un modo che consenta “un risarcimento del danno” subito dalle imprese colpite dopo l'ondata di nazionalizzazioni di aziende occidentali attuata da Mosca. Lo ha dichiarato il vicepremier e Ministro degli Esteri,Antonio Tajani, intervenendo in collegamento dalla Calabria, al Tavolo di lavoro per le aziende italiane in Russia.

Tajani ha confermato “il sostegno del governo alle aziende italiane” in un “quadro complesso”, dopo la decisione del Cremlino di attuare il passaggio temporaneo di Ariston Thermo Rus alla Gazprom Domestic Systems, società del gruppo statale Gazprom. Un'azione che l'Italia considera una “violazione del diritto internazionale”, ha confermato il titolare della Farnesina. 

Dopo la decisione russa su Ariston, “sono già stati mossi i primi passi”, ha psiegato Tajani, aggiungendo  che è stato convocato l’ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov, a cui sono state manifestate “le perplessità” del governo sulla scelta di Mosca.

L'Italia sta agendo di concerto anche con l’Unione europea perché “tutto il tema sanzioni lo si può affrontare solo in un contesto comunitario”, ha aggiunto il Ministro.  Ora “stiamo lavorando per cercare di trovare una soluzione che permetta un risarcimento del danno che subiscono le imprese che sono colpite da sanzioni russe", ha chiarito Tajani, sottolineando che “il caso Ariston non è isolato” e “altre 20 imprese hanno subito analoghe misure”. L’obiettivo dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni è “impedire che ci siano operazioni analoghe in futuro”, fornendo  “tutti gli strumenti utili possibili per operare nel modo migliore”, ha aggiunto. 

 L'Italia ha sempre mantenuto “una posizione equilibrata” rispetto al conflitto. “Pur sostenendo il diritto dell’Ucraina di rimanere un paese libero, abbiamo sempre detto che noi non siamo in guerra con la Russia e che non invieremo mai militari italiani in Russia”, ha detto ancora il Ministro.  E “anche per quanto riguarda l’utilizzo dei patrimoni finanziari sequestrati abbiamo sempre chiesto il totale rispetto da parte dell’Unione europea del diritto internazionale”.  “Non è un’operazione facile, ma siamo fortemente impegnati”, ha ammesso Tajani, che ha discusso di questo nella giornata di ieri con il ministro degli Esteri brasiliano.   “La situazione è complicata, però nel mezzo di questa complicazione ce la stiamo mettendo tutta per cercare di darvi una mano concreta e operativa", - ha concluso Tajani - “Contate su di me e sull’ambasciata a Mosca”.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 02 maggio 2024 alle 17:00
Autore: Tommaso Di Caprio
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